EUROFIGHTER TYPHOON
Gran Bretagna/Germania/Italia/Spagna
STORIA E NOTIZIE
L'Eurofighter Typhoon o EF 2000, che ha volato la prima volta il 27 marzo 1994, nasce da esigenze diverse dei tre stati impegnati inizialmente nel programma. Germania e Italia avevano l'esigenza di affrancarsi dall'acquisto di velivoli di progetto straniero, importati o prodotti su licenza. Il discorso valeva in particolar modo per velivoli da impiegare in cospicue quantità in ruoli di grande rilevanza strategica e con forti risvolti economici e tecnologici. La soluzione era di un progetto in collaborazione con altri stati europei e con la necessaria partnership di Gran Bretagna e/o Francia, paesi leader nell'Europa occidentale per la produzione di moderni velivoli da combattimento. L'esigenza inglese, invece, nasceva dalla volontà di continuare a svolgere un ruolo da protagonista nel ristretto gruppo delle potenze aeronautiche anche quando il declino relativo della propria forza economica rendeva ormai molto arduo sviluppare autonomamente un moderno aereo da combattimento. Così, mentre la Francia continuava a sviluppare da sola i suoi Mirage e Rafale forte dei proventi derivanti dalle vendite all'estero dei velivoli di produzione nazionale, la Gran Bretagna puntava alla partnership con paesi come la Germania e l'Italia, forti economicamente ma che per motivi storico-politici dopo la seconda guerra mondiale non avevano potuto sviluppare autonomamente aerei da combattimento avanzati. In tal modo, poteva condividere i costi di sviluppo dei nuovi aerei mantenendo una posizione di leadership. La collaborazione tra i tre stati menzionati ha prodotto all'inizio degli anni ottanta il Panavia Tornado ottimizzato per l'attacco ed ora, per rinnovare i reparti da caccia, l'Eurofighter Typhoon, programma a cui si è aggiunta la Spagna, la cui industria aeronautica appare in forte crescita. Lo sforzo congiunto permette all'Europa di tenere il passo con gli USA a livello tecnologico e militare, mentre la tensione organizzativa può risultare un'importante spinta per un'ulteriore integrazione economica, politica e militare.
Venendo alle caratteristiche dell'aereo, questi si presenta come un caccia che può operare in qualsiasi condizioni di tempo sia in missioni di superiorità aerea che in missioni di attacco al suolo. Il futuro aereo europeo è un caccia ipermanovrabile, con radar d'avanguardia capace di controllare fino a 20 obiettivi contemporaneamente, ma privo di tecnologia STEALTH della quale è invece dotato il suo rivale statunitense, il Lockheed-Martin F-22. Il Typhoon fa registrare un'altra importante tappa nella flessibilità operativa dei caccia grazie al concetto di "swing role", cioè la possibilità di essere impiegato in operazioni di superiorità aerea e di attacco al suolo nell'ambito della stessa missione. In pratica, il nuovo caccia europeo non risulta migliore dei caccia russi, statunitensi e francesi della generazione precedente per quanto riguarda velocità max, autonomia e carico utile, ma sarà molto più manovrabile e flessibile operativamente, colmando così il vuoto di un aereo del genere nelle forze aeree che lo hanno commissionato. Inoltre adotterà il missile aria-aria a lungo raggio europeo Meteor, il più avanzato nel suo genere, che pone l'Europa in prima linea anche nei sistemi missilistici a lungo raggio. L'EF 2000 risulterà forse inferiore all'F-22 dell'USAF, ma potrebbe essere costruito in quantitativi superiori grazie al costo unitario nettamente inferiore al velivolo statunitense, a meno che problemi economici non comportino una riduzione degli ordini. Quest'ultima eventualità non è improbabile considerando che il costo unitario di un Typhoon è di 65,7 milioni di euro, e che una maggiore integrazione futura delle forze aeree committenti porterà ad assolvere gli stessi compiti con un numero di reparti inferiori e, quindi, con meno aeroplani. Così, se l'ultima Tranche prevista non dovesse essere finanziata, il totale degli ordini sarebbe di 384 esemplari.
L'Eurofighter Typhoon sostituirà caccia di origine statunitense nelle forze aeree tedesche, italiane e spagnole. La sua flessibilità di impiego gli permetterà di sostituire aerei molto diversi tra loro, come i Tornado F 3 ed i Jaguar della RAF, i Phantom ed i MiG-29 della Luftwaffe, gli F-104 italiani, i Mirage F-1 e Phantom spagnoli. Ciò implica la potenziale integrazione delle forze aeree che lo hanno in dotazione. L'integrazione delle forze di difesa comporterebbe maggiore peso internazionale dell'Europa sotto il profilo politico e militare, ma anche risparmio finanziario grazie, come abbiamo già accennato poco sopra, ad una riduzione di uomini e mezzi.
Ad oggi, la produzione per i paesi produttori è ripartita in tre tranche rispettivamente di 148, 236 e 236 esemplari. Sviluppi futuri del velivolo prevedono una versione da attacco destinata a sostituire il Panavia Tornado. Nel frattempo, una diffusione più ampia del caccia appare compromessa dall'F-35, probabilmente meno complesso e più a buon mercato per la maggior parte delle forze aeree mondiali. Al momento, oltre che dalle forze aeree dei 4 stati produttori menzionati, il Typhoon è stato ordinato dalla Grecia, ma l'ordine per 60 esemplari è per ora sospeso per problemi politico-economici.
DATI E CARATTERISTICHE
Tipo: caccia monoposto "swing role".
Motori: 2 turboreattori a doppio flusso Eurojet-200 (Rolls Royce XG 40) da 6.120 kg/s a secco e 9.175 kg/s con postbruciatore. Capacità di combustibile: interna 5.625 litri, esterna 4.398 litri.
Dimensioni: apertura alare 10,95m; lunghezza: 15,96m.
Pesi: a vuoto basico 10.995 kg; totale 15.495 kg; massimo al decollo: 23.000 kg.
Rapporto spinta/peso: 1,67 basico, 1,18 al decollo.
Prestazioni: velocità max 2.123 km/h oltre gli 11.000m (Mach 2,0), 1.347 km/h a livello del mare; salita iniziale oltre 310 m/s, salita a 10.675m in 2 min. e 30 sec.; tangenza pratica oltre 15.500m; raggio d'azione 650-1.390 km, autonomia 1.390-3.055 km; rateo di virata massimo 28°/sec, continuo 20°sec.; fattori di carico massimo +9 e -3 g.
Radar: Euroradar ECR-90 Captor, capace di acquisire e inseguire fino a 20 bersagli contemporaneamente e dotato di casco-visore.
Sistema d'arma: L'armamento aria-aria comprende il missile MBDA*Meteor a lungo raggio, capace di volare per oltre 100 km a Mach 4 ed in grado di colpire aerei e missili da crociera.
Armamento/carico utile: 1 cannone Mauser da 27mm con 150 colpi; 13 punti d'attacco per carichi esterni per un carico massimo di 6.500 kg in missione aria-aria e 8.000 kg in missione aria-superficie.
Paesi utilizzatori (5): Gran Bretagna (232), Germania (180), Italia (121), Spagna (87), Grecia (60).
Esemplari previsti: 680.
Costo unitario: ca. 65,7 milioni di euro.
Entrata in servizio: 2007-2009.
Quote industriali: BAe Systems (Gran Bretagna) 37%, EADS (Germania) 30%, Alenia (Italia) 19%, EADS (Spagna) 14%.
*MBDA: è un consorzio costituito appositamente per produrre il nuovo missile a lungo raggio commissionato inizialmente dalla RAF ma ora ordinato dalle altre forze aeree del consorzio Eurofighter, dalla Francia e dalla Svezia. Il missile equipaggerà tre piattaforme: Eurofighter Typhoon, Dassault Rafale (Francia) e Saab 39 Gripen (Svezia). L'MBDA, società leader nei sistemi missilistici in Europa, è così composta: BAe Systems (G.B.- 37,5%), EADS (Francia/Germania/Spagna - 37,5), Finmeccanica (Italia - 25%).
Volo nel Tramonto
Monday, August 25, 2008
Sunday, August 17, 2008
Friday, August 8, 2008
il Comitato "Salvo D'Acquisto"
Si dà notizia che il Comitato "Salvo D'Acquisto" in Firenze, indice un concorso (7 aprile-24 maggio 2008) rivolto a tutti gli artisti ma in particolare ai giovani artisti, per l'ideazione di un'opera scultorea dedicata al sacrificio di Salvo D'Acquisto (23 settembre 1943).
L' opera vincitrice sarà collocata in giardino pubblico a Firenze dall'Assessorato alle Tradizioni Popolari (assessore dott. Eugenio Giani).
Presiede la Giuria la Soprintendente per il Patrimonio Artistico e per il Polo Museale di Firenze, dott.ssa Cristina Acidini Luchinat, storica dell'arte di fama internazionale.
Presidente del Comitato "Salvo D'Acquisto" è il Signor Stefano Fioravanti, iscritto all'Associazione Nazionale Carabinieri.
Il bando di concorso è già giunto per posta ai 29 direttori delle Accademie di Belle Arti presenti in Italia.
Per i dettagli, si vedano gli allegati (bando di concorso e Iscrizione
Il bando di concorso e la domanda di iscrizione possono essere reperiti anche sul sito
www.salvo43.netsons.org
Sezione Carabinieri Paracadutisti Enzo Fregosi di Poggio al Cerro
C/o 1°Rgt.CC.Par."Tuscania" - 57100 Livorno
L' opera vincitrice sarà collocata in giardino pubblico a Firenze dall'Assessorato alle Tradizioni Popolari (assessore dott. Eugenio Giani).
Presiede la Giuria la Soprintendente per il Patrimonio Artistico e per il Polo Museale di Firenze, dott.ssa Cristina Acidini Luchinat, storica dell'arte di fama internazionale.
Presidente del Comitato "Salvo D'Acquisto" è il Signor Stefano Fioravanti, iscritto all'Associazione Nazionale Carabinieri.
Il bando di concorso è già giunto per posta ai 29 direttori delle Accademie di Belle Arti presenti in Italia.
Per i dettagli, si vedano gli allegati (bando di concorso e Iscrizione
Il bando di concorso e la domanda di iscrizione possono essere reperiti anche sul sito
www.salvo43.netsons.org
Sezione Carabinieri Paracadutisti Enzo Fregosi di Poggio al Cerro
C/o 1°Rgt.CC.Par."Tuscania" - 57100 Livorno
Savoia-Marchetti S.M.82
Savoia-Marchetti S.M.82
Il Savoia-Marchetti S.M.82 Marsupiale è stato uno dei più longevi velivoli dell'Aeronautica Militare, essendo stato in servizio dal 1938 al 1960. Il "Marsupiale" è un velivolo sviluppato per compiti di trasporto, a partire dal S.M.75, ma poi è stato impiegato anche come bombardiere.
Nel 1939 l'S.M.82 conquistò il primato mondiale di velocità sui 10.000 km con una media di 236,97 km/h.
Versioni
Allo S.M.82 non furono apportate modifiche di rilievo nel periodo bellico, escludendo le necessarie modifiche alla versione da trasporto per l'impiego come bombardiere. Dopo la guerra gli originari motori Alfa 128 furono sostituiti con più potenti Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp.
Impiego
Lo S.M.82 fu impiegato come bombardiere nella seconda guerra mondiale già dall'estate del 1940 per incursioni su Gibilterra, su Alessandria d'Egitto e sulle raffinerie di Manama nel Golfo Persico. Nella conquista delle isole ioniche dai Marsupiali furono effettuati lanci di paracadutisti. Come aereo da trasporto accompagnò le forze armate italiane su tutti i fronti Le caratteristiche dell'S.M.82 interessarono la Luftwaffe, che nel 1941 ne ordinò 110 esemplari, di cui 45 consegnati prima dell'armistizio (Savoia Staffel); questi, assieme ai velivoli sequestrati dopo la resa dell'Italia, furono utilizzati con successo in tutti i teatri operativi, in particolare sul fronte russo.
Savoia-Marchetti S.M.82 "Marsupiale"
Savoia-Marchetti S.M.82
Descrizione Ruolo Bombardiere, aereo da trasporto
Equipaggio Primo volo 1938 Entrata in servizio 1938
Costruttore Savoia-Marchetti Progettista
Esemplari costruiti:
Dimensioni Lunghezza 22.9m
Apertura alare 29.68m
Angolo di freccia alare
Altezza 6m Superficie alare 118.6m² Carico alare
Superficie degli alettoni
Freccia dello stabilizzatore
Area dello stabilizzatore
Freccia della deriva Area della deriva
Carreggiata del carrello
Passo del carrello
Peso A vuoto 10550 kg (con motori Pratt & Whitney: 12100) Normale 17820 kg (con motori PW: 18700)
Massimo al decollo kg Capacità combustibile
Capacità combustibile {
Capacità di carico
Propulsione Motore 2 Alfa 128 (poi sostituiti con Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp)
Potenza 860 CV (per i PW: 1215 CV) Spinta
Prestazioni Fattore di carico
Velocità vario metrica
Tempo di salita
Corsa di decollo
Ingombro di pista
Autonomia 3000 km Raggio d'azione
Tangenza 6000 m Vita operativa
Armamento Mitragliatrici 4 in totale di cui:
1 da 12.7 mm in torretta dorsale
2 da 7.7 mm sui fianchi
1 da 7.7 mm nella gondola di puntamento
Cannoni Bombe
Missili, Piloni
4000 kg di bombe
AeroplaniSIAI-Marchetti - Savoia-Marchetti
Serie SIAI: S.8 • S.9 • S.12 • S.13 • S.16 • S.17 • S.19 • S.21 • S.22 • S.23
Serie idrovolanti Savoia-Marchetti: S.51 • S.52 • S.53 • S.55 • S.56 • S.57 • S.58 • S.59 • S.62 • S.63 • S.65 • S.66 • S.67 • S.M.77 • S.78 • S.M.87
Serie Savoia-Marchetti: S.50 • S.52 • S.63 • S.64 • S.71 • S.72 • S.M.73 • S.74 • S.M.75 • S.M.76 • S.M.79 • S.80 • S.80 bis • S.M.81 • S.M.82 • S.M.83 • S.84 • S.M.84 • S.M.85 • S.M.86 • S.M.88 • S.M.89 • S.M.90 • S.M.91 • S.M.92 • S.M.93 • S.M.95
Serie SIAI-Marchetti: SM-101 • SM-102 • SM-1019 • SF-260 • SF-600 • S-205 • S-208 • S-210 • S-211 • S-700
Savoia Marchetti SM81 Pipistrello
Savoia
Marchetti
S.M. 81
Pipistrello
Come il più grande
Ju 52/3m, al quale somigliava, il Savoia Marchetti S.M. 81 Pipistrello era stato originariamente progettato come bombardiere ad opera di Alessandro Marchetti, come tale prestò servizio sia nella guerra di Spagna che in quella di Etiopia. Al pari dell'aereo tedesco, affondava le sue radici nell'aviazione civile, essendo basato sull'S.M. 73, anch'esso provvisto di un carrello d'atterraggio fisso.
Essendo nato nel 1935, l'S.M. 81 appariva già piuttosto superato al momento dell'entrata dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale così,. nonostante la robusta costruzione mista che gli consentiva di assorbire notevoli danni in combattimento, venne ben presto sostituito, nel ruolo di bombardiere, dall'S.M. 79. La sua produzione cessò nel marzo del 1938, dopo che ne erano stati consegnati 534 esemplari. I 304 che rimasero in forza alla regia aeronautica vennero trasformati in velivoli da trasporto truppe (18 uomini) dopo il loro ritiro dalle squadriglie di prima linea.
In questo ruolo, l'S.M. 81 fu relegato ai servizi sui fronti africano e orientale, dove si dimostrò abbastanza utile tanto da farne riprendere la produzione nel 1943, nella versione che da allora venne designata S.M. 81/T. L'armistizio dell'Italia con gli alleati nel settembre del 1943 fece si che fossero costruiti soltanto 80 di questi aerei aggiuntivi, di cui solamente quattro rimasero nell'Italia meridionale, mentre almeno due unità complete da trasporto vennero ancora equipaggiate con questo materiale nella repubblica sociale di Salò (nell'Italia del Nord controllata dai tedeschi). Come curiosità storica si ricorda che un modello da trasporto dell'S.M. 81 fu utilizzato come velivolo personale di Mussolini, esemplare che ricevette il nome inappropriato di "tartaruga".
Furono impiegati diversi motori stellari, comprendenti gli Alla Romeo 125 RC 35 o 126 RC 34 rispettivamente da 650 hp e 680 hp, lo Gnome-Rhône 14K da 650 hp o il Piaggio P.X RC.35 da 670 hp.
CARATTERISTICHE S.M. 81/T PIPISTRELLO
TIPO : Lancio Paracadutisti
Trasporto Truppe
SISTEMA PROPULSORE : 3 motori stellari Piaggio P.X RC.35
a 9 cilindri raffreddati ad aria, da 670 hp
PRESTAZIONI : Velocità massima 340 Km/h a 1000 m
Tangenza operativa 7000 m
Raggio d'azione 2000 Km
PESI : A vuoto 5800 Kg
Massimo al decollo 10.500 Kg
DIMENSIONI : Apertura alare 24 m
Lunghezza 17,8 m
Altezza 4,45 m
Superficie alare 92,8 m²
ARMAMENTO : 5 mitragliatrici Breda-SAFAT da 7,7 mm
Savoia Marchetti S.M. 81 Pipistrello, questi aerei furono soprannominati 'lumache' per via della loro bassa velocità
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