Volo nel Tramonto

Volo nel Tramonto

Monday, August 25, 2008

Aerei EUROFIGHTER TYPHOON

EUROFIGHTER TYPHOON

Gran Bretagna/Germania/Italia/Spagna




STORIA E NOTIZIE

L'Eurofighter Typhoon o EF 2000, che ha volato la prima volta il 27 marzo 1994, nasce da esigenze diverse dei tre stati impegnati inizialmente nel programma. Germania e Italia avevano l'esigenza di affrancarsi dall'acquisto di velivoli di progetto straniero, importati o prodotti su licenza. Il discorso valeva in particolar modo per velivoli da impiegare in cospicue quantità in ruoli di grande rilevanza strategica e con forti risvolti economici e tecnologici. La soluzione era di un progetto in collaborazione con altri stati europei e con la necessaria partnership di Gran Bretagna e/o Francia, paesi leader nell'Europa occidentale per la produzione di moderni velivoli da combattimento. L'esigenza inglese, invece, nasceva dalla volontà di continuare a svolgere un ruolo da protagonista nel ristretto gruppo delle potenze aeronautiche anche quando il declino relativo della propria forza economica rendeva ormai molto arduo sviluppare autonomamente un moderno aereo da combattimento. Così, mentre la Francia continuava a sviluppare da sola i suoi Mirage e Rafale forte dei proventi derivanti dalle vendite all'estero dei velivoli di produzione nazionale, la Gran Bretagna puntava alla partnership con paesi come la Germania e l'Italia, forti economicamente ma che per motivi storico-politici dopo la seconda guerra mondiale non avevano potuto sviluppare autonomamente aerei da combattimento avanzati. In tal modo, poteva condividere i costi di sviluppo dei nuovi aerei mantenendo una posizione di leadership. La collaborazione tra i tre stati menzionati ha prodotto all'inizio degli anni ottanta il Panavia Tornado ottimizzato per l'attacco ed ora, per rinnovare i reparti da caccia, l'Eurofighter Typhoon, programma a cui si è aggiunta la Spagna, la cui industria aeronautica appare in forte crescita. Lo sforzo congiunto permette all'Europa di tenere il passo con gli USA a livello tecnologico e militare, mentre la tensione organizzativa può risultare un'importante spinta per un'ulteriore integrazione economica, politica e militare.

Venendo alle caratteristiche dell'aereo, questi si presenta come un caccia che può operare in qualsiasi condizioni di tempo sia in missioni di superiorità aerea che in missioni di attacco al suolo. Il futuro aereo europeo è un caccia ipermanovrabile, con radar d'avanguardia capace di controllare fino a 20 obiettivi contemporaneamente, ma privo di tecnologia STEALTH della quale è invece dotato il suo rivale statunitense, il Lockheed-Martin F-22. Il Typhoon fa registrare un'altra importante tappa nella flessibilità operativa dei caccia grazie al concetto di "swing role", cioè la possibilità di essere impiegato in operazioni di superiorità aerea e di attacco al suolo nell'ambito della stessa missione. In pratica, il nuovo caccia europeo non risulta migliore dei caccia russi, statunitensi e francesi della generazione precedente per quanto riguarda velocità max, autonomia e carico utile, ma sarà molto più manovrabile e flessibile operativamente, colmando così il vuoto di un aereo del genere nelle forze aeree che lo hanno commissionato. Inoltre adotterà il missile aria-aria a lungo raggio europeo Meteor, il più avanzato nel suo genere, che pone l'Europa in prima linea anche nei sistemi missilistici a lungo raggio. L'EF 2000 risulterà forse inferiore all'F-22 dell'USAF, ma potrebbe essere costruito in quantitativi superiori grazie al costo unitario nettamente inferiore al velivolo statunitense, a meno che problemi economici non comportino una riduzione degli ordini. Quest'ultima eventualità non è improbabile considerando che il costo unitario di un Typhoon è di 65,7 milioni di euro, e che una maggiore integrazione futura delle forze aeree committenti porterà ad assolvere gli stessi compiti con un numero di reparti inferiori e, quindi, con meno aeroplani. Così, se l'ultima Tranche prevista non dovesse essere finanziata, il totale degli ordini sarebbe di 384 esemplari.

L'Eurofighter Typhoon sostituirà caccia di origine statunitense nelle forze aeree tedesche, italiane e spagnole. La sua flessibilità di impiego gli permetterà di sostituire aerei molto diversi tra loro, come i Tornado F 3 ed i Jaguar della RAF, i Phantom ed i MiG-29 della Luftwaffe, gli F-104 italiani, i Mirage F-1 e Phantom spagnoli. Ciò implica la potenziale integrazione delle forze aeree che lo hanno in dotazione. L'integrazione delle forze di difesa comporterebbe maggiore peso internazionale dell'Europa sotto il profilo politico e militare, ma anche risparmio finanziario grazie, come abbiamo già accennato poco sopra, ad una riduzione di uomini e mezzi.

Ad oggi, la produzione per i paesi produttori è ripartita in tre tranche rispettivamente di 148, 236 e 236 esemplari. Sviluppi futuri del velivolo prevedono una versione da attacco destinata a sostituire il Panavia Tornado. Nel frattempo, una diffusione più ampia del caccia appare compromessa dall'F-35, probabilmente meno complesso e più a buon mercato per la maggior parte delle forze aeree mondiali. Al momento, oltre che dalle forze aeree dei 4 stati produttori menzionati, il Typhoon è stato ordinato dalla Grecia, ma l'ordine per 60 esemplari è per ora sospeso per problemi politico-economici.

DATI E CARATTERISTICHE

Tipo: caccia monoposto "swing role".

Motori: 2 turboreattori a doppio flusso Eurojet-200 (Rolls Royce XG 40) da 6.120 kg/s a secco e 9.175 kg/s con postbruciatore. Capacità di combustibile: interna 5.625 litri, esterna 4.398 litri.

Dimensioni: apertura alare 10,95m; lunghezza: 15,96m.

Pesi: a vuoto basico 10.995 kg; totale 15.495 kg; massimo al decollo: 23.000 kg.

Rapporto spinta/peso: 1,67 basico, 1,18 al decollo.

Prestazioni: velocità max 2.123 km/h oltre gli 11.000m (Mach 2,0), 1.347 km/h a livello del mare; salita iniziale oltre 310 m/s, salita a 10.675m in 2 min. e 30 sec.; tangenza pratica oltre 15.500m; raggio d'azione 650-1.390 km, autonomia 1.390-3.055 km; rateo di virata massimo 28°/sec, continuo 20°sec.; fattori di carico massimo +9 e -3 g.

Radar: Euroradar ECR-90 Captor, capace di acquisire e inseguire fino a 20 bersagli contemporaneamente e dotato di casco-visore.

Sistema d'arma: L'armamento aria-aria comprende il missile MBDA*Meteor a lungo raggio, capace di volare per oltre 100 km a Mach 4 ed in grado di colpire aerei e missili da crociera.

Armamento/carico utile: 1 cannone Mauser da 27mm con 150 colpi; 13 punti d'attacco per carichi esterni per un carico massimo di 6.500 kg in missione aria-aria e 8.000 kg in missione aria-superficie.

Paesi utilizzatori (5): Gran Bretagna (232), Germania (180), Italia (121), Spagna (87), Grecia (60).

Esemplari previsti: 680.

Costo unitario: ca. 65,7 milioni di euro.

Entrata in servizio: 2007-2009.

Quote industriali: BAe Systems (Gran Bretagna) 37%, EADS (Germania) 30%, Alenia (Italia) 19%, EADS (Spagna) 14%.

*MBDA: è un consorzio costituito appositamente per produrre il nuovo missile a lungo raggio commissionato inizialmente dalla RAF ma ora ordinato dalle altre forze aeree del consorzio Eurofighter, dalla Francia e dalla Svezia. Il missile equipaggerà tre piattaforme: Eurofighter Typhoon, Dassault Rafale (Francia) e Saab 39 Gripen (Svezia). L'MBDA, società leader nei sistemi missilistici in Europa, è così composta: BAe Systems (G.B.- 37,5%), EADS (Francia/Germania/Spagna - 37,5), Finmeccanica (Italia - 25%).

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